Babbo Natale

Lesson Plan: La magia del Natale con J.R.R. Tolkien

Il Natale che ci apprestiamo a celebrare chiude un anno particolarmente complesso. Le difficoltà che si sono incontrate di fronte a questa emergenza hanno colpito tutti e in particolar modo il mondo della scuola. Ci siamo adeguati ad un nuovo modo di insegnare e di impostare la didattica e abbiamo dovuto spesso mettere un filtro tra noi e i nostri studenti. Purtroppo, però, nonostante il ritorno alla didattica in presenza  quell’atmosfera che si respirava in classe prima che tutto questo accadesse, si è persa, nonostante lo sforzo dei docenti e delle scuole di attivare una serie di strategie per garantire il più possibile la normalità.

Proprio per questo motivo, in occasione di questo particolare Natale, vorrei riportare docenti, studenti e tutti coloro che leggeranno questo articolo, alla dolcezza e al calore delle atmosfere passate, alle riunioni di famiglia attorno ad un caminetto acceso, allo stupore sui volti dei bambini nello scartare regali e all’allegria nel vedere scendere dalla finestra i primi fiocchi di neve.

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Letters from Father Christmas

Per fare tutto questo e per provare a ricercare la magia del Natali passati faremo un salto, al lontano Natale del 1920 quando  J.R.R. Tolkien, ebbe un’idea:

“ Christmas House,

North Pole

22nd December 1920

 

Dear John,

I heard you ask daddy what I was like and where I lived. I have drawn me and my house for you. Take care of the picture. I’m just off now for Oxford with my buddle of toys – some for you. Hope I shall arrive in time: the snow is very thock at the North Pole tonight.

Your loving Father Christmas”

Così, per i figli di Tolkien il Natale non era semplicemente un caminetto acceso e una calza piena di dolci ma l’attesa di una lettera. Il famoso e geniale scrittore, infatti, iniziò a fingersi Babbo Natale e intraprese una corrispondenza con i propri figli. Questa prima lettera  arrivò quando John, il figlio maggiore aveva tre anni, da quel momento, per circa vent’anni attraversando l’infanzia degli altri tre figli : Priscilla, Christopher e Michael continuò ad inviare lettere al proprio domicilio. Col passare del tempo la sua fervida fantasia arricchì di personaggi e luoghi fantastici e magici la trama di questa corrispondenza   che durò  addirittura fino al 1943 quando  concluse  con questa lettera:

“Cliff house

North Pole

Christmas 1943

A very happy Christmas! I suppose  you will be hanging up your stocking just once more: I hope so for I have still a few little things for you. After this I shall have to say “ goodbye”, more or less: I mean, I shall not forget you. We always keep the old numbers of our old fields, and their letters; and later on we hope to come back when they are grown up and have houses on their own and children. My messengers tell me that people call it “ grim” this year. I think they mean miserable: so it is, I fear, in very many places where I was specially fond of going; but I am very glad to hear that you are still not really nmiserable. Don’t be! I am still very much alive, and shall come back again soon, as merry as ever. There has been no damage in my country; and though my stocks are running rather low I hope soon to put that right.

Polar bear – too “ tired “ to write himself ( so he says) –

 I am, reely

Sends a special message to you: love and a hug! He says : do ask if she still has a bear called Silly Billy, or something like that; or is he worn out?

Give my love to the others: John and Michael and Christopher – and of course to all your pets that you used to tell me about. Polar Bear and all the  Cubs are very well. They have really been very good this year and have hardly had time to get into any mischief.

I hope you will find most of the things that you wanted and I am very sorry that I have no “ Cats Tongues” left. But I have sent nearly all the books you asked for. I hope your stocking will seem full!

Very much love from your old friend

Father Christmas”

La lettura di questa corrispondenza, corredata da immagini e disegni dell’autore, ci  fa sprofondare in un’atmosfera di grande magia. Una dopo l’altra le lettere compongono una storia, fatta di luoghi e personaggi che si danno appuntamento un anno dopo l’altro e in questo modo accompagnano i sogni e l’immaginazione dei suoi quattro ragazzini.

Un testo davvero sorprendente e, allo stesso tempo,  ricco di calore e di sentimento che rappresenta il frutto di un amore paterno tutto teso a creare per i propri figli un mondo parallelo nel quale rifugiarsi e trovare conforto, svago e allegria. Un luogo del quale, forse, anche noi oggi abbiamo bisogno per trovare rifugio nel momenti più tristi e per continuare a credere e a sperare.

L’aspetto didattico:

Questa proposta didattica in occasione del Natale ha voluto puntare  principalmente su uno spunto che toccasse tematiche legate ai sentimenti, alle emozioni e al tema della speranza, proprio per recuperare una dimesione umana in un periodo così difficile.

Credo che una semplice lettura in classe di una selezione di queste letterine possa contribuire a stemperare alcune tensioni legate al periodo contingente e basterebbe impostare una lezione semplicemente chiedendo ai nostri studenti di porsi in ascolto cercando di cogliere il più possibile un clima di gioia e di calore.

Tuttavia sono molteplici le attività didattiche che si possono inserire in un Lesson plan più strutturato  che andrò brevemente ad illustrare nei punti principali:

Step 1 : Introduzione alle vita dell’autore e alle sue opera principali.

Questo tipo di approfondimento può essere adatto ad una scuola secondaria di primo o secondo grado. Questo step consente di fare un approfondimento al contesto storico e culturale e di analizzare l’opera e lo stile di Tolkien.

 Step 2 : Comprensione e produzione scritta

Attività adatta ad una scuola primaria o secondaria di primo grado. L’insegnante individua le lettere considerate più significative. A questo punto verrà chiederà agli studenti di leggerle e tradurle e di scrivere, a loro volta,  una lettera a Babbo Natale

Step 3: Attività lessicale: ricerca dei vocaboli legati al Natale contenuti nelle lettere ed esercizi di vocabolario di vario genere. La ricerca semantica avverrà a diversi livelli a seconda del grado.

Step 4: Cultura e civiltà: approfondimento legato agli usi e costumi del Natale in Inghilterra e nei paesi anglofoni.

 

Francesca Tamani

È docente di lingua inglese e francese presso la scuola secondaria “ A. Chieppi” di Parma. Referente e docente per le certificazioni Esol University of Cambridge e Trinity College e per le certificazioni Delf con Alliance Francaise. Ha collaborato alla stesura del testo “Make it” per la scuola secondaria con Cambridge University Press. Fa parte di un gruppo di lavoro Miur “Orientamente” che cura la didattica per l’orientamento e la progettazione di strumenti didattici. Ha curato l’introduzione della didattica Clil come referente per le lingue all’interno di un progetto verticale.

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