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Il tema del soprannaturale ha un ruolo importante nelle opere dei Shakespeare e appare molto interessante individuare all’interno di alcune di esse in che modo esso venga affrontato. A livello didattico sono numerose le strade che si possono percorrere nell’illustrare questo tema e sono altrettanto vari i collegamenti interdisciplinari che si possono tracciare. Questa mia analisi punta ad individuare quattro diversi percorsi che fanno capo a quattro opere tra le più famose in modo da presentare una vasta scelta di percorsi.
Come procedere?
Step1 La visione elizabettiana del mondo
Presentazione del contesto storico e culturale del periodo Elisabettiano.
Prima di affrontare la tematica nel suo vivo, si consiglia di fare una breve introduzione alla vita dell’autore e al periodo storico, soprattutto al contesto culturale e scientifico di quel tempo.
Dal punto di vista scientifico, la visione del mondo, infatti, era al centro di numerose diatribe tra visione Tolemaica e visione Copernicana determinando negli individui la messa in discussione di convinzioni radicate. Inoltre, i navigatori che tornavano dalle esplorazioni nei nuovi mondi portavano notizie di cose mai conosciute o viste e raccontavano di nuovi luoghi tutti da esplorare. L’ingresso di un elemento nuovo o sconosciuto nel modo di pensare e nella vita delle persone creava da una parte il desiderio di esplorare e ampliare i propri orizzonti ma allo stesso tempo l’introduzione di elementi destabilizzanti che costringevano a rimescolare certi equilibri.
L’immagine del mondo nel quale sono inserite le opere di Shakespeare è basato sull’assioma di un ideale ordine cosmico. Shakespeare e i suoi contemporanei vedevano l’universo come una struttura ordinata, basata si una gerarchia nella quale ogni creatura avesse un luogo, dignità e funzioni ben precise. Nel punto più alto abbiamo Dio, creatore e giudice, sotto di lui gli angeli e in una posizione centrale l’uomo. Poi scendendo sempre più in basso animali, piante e oggetti inanimati. L’uomo, quindi, si trovava nel mezzo condividendo parte della sua natura con gli animali ma anche con gli angeli.
L’ordine cosmico era visto come un regolare movimento del sole, della terra e degli altri pianeti in relazione l’uno con gli altri e le calamità naturali, come tempeste e terremoti, erano paragonati a punizioni.
Approfondimenti:
- Shakespeare e le sue opere
- La società Elisabettiana
- La rivoluzione copernicana
- Galileo
- Scienza e fede
- Viaggi ed esplorazioni
Step 2 Metodologia
Presentazione delle opere:
- Lettura integrale dell’opera
- Lettura facilitata dell’opera
- Lettura di alcuni estratti dell’opera
- Riassunto proposto dall’insegnante
- Visione del film
La scelta della presentazione del testo varia a seconda del tempo a disposizione. Sicuramente la scelta dei primi due presuppone un programma più a lungo termine per il quale è possibile “ sfruttare” , ad esempio, il tempo libero durante le vacanze estive o natalizie. Le altre due soluzioni sono più adatte a tempi brevi e ad un’acquisizione più rapida ed immediata dei contenuti.
- Analisi del testo:
dopo aver presentato alla classe i testi per intero o selezionando gli estratti particolarmente significativi, si passa ad un’analisi dei personaggi e delle tematiche. Questa fase può avvenire in vari modi.
- Analisi guidata: l’insegnante conduce un dibattito fornendo “ provocazioni” alla classe. Ad esempio si può richiedere un confronto tra i personaggi, dividendoli a seconda delle loro caratteristiche caratteriali o fisiche. Con l’ausilio della lavagna si possono creare mappe concettuali in modo da “raggruppare” attorno ad un personaggio tutti gli aggettivi o i nomi che più si adattano. Oppure si può partire dall’individuazione di alcune tematiche o concetti generali quali ad esempio “elementi reali” e “elementi sovrannaturali” e all’interno di essi inserire i nomi dei personaggi, delle immagini o delle tematiche che si ricollegano.
- Lavoro a gruppi: un’altra modalità operativa è quella di dividere in gruppi la classe e assegnare ad ognuno un personaggio o una tematica in modo da costituire un team di ricerca e di elaborazione che poi si confronterà con gli altri attraverso un’esposizione orale o l’illustrazione di un cartelloni o slides.
- Analisi individuale: dopo aver fornito le indicazioni di base, si richiederà all’alunno di produrre un elaborato attraverso il quale sviluppare attraverso lo studio di un personaggio l’aspetto che più lo ha colpito durante la lettura del testo. Al momento della restituzione, così, ogni studente apporterà il proprio contributo personale ed originale.
- Obiettivi:
- Arricchimento dei contenuti e approfondimento culturale:
fornire elementi e strumenti di approfondimento circa la tematica di partenza
( il soprannaturale, i fantasmi, fate, elfi, streghe e tutto ciò che è correlato al mondo del mistero).
- Arricchimento del lessico:
- Potenziamento di tutto il lessico.
- Potenziamento dell’uso dei sinonimi e dei contrari.
- Potenziamento della metodologia di produzione di mappe concettuali o spidergrams finalizzati alla catalogazione e al riconoscimento del lessico.
- Potenziamento della produzione orale:
Stimolare un dibattito in classe chiedendo allo studente di preparare un esposizione personale o a piccoli gruppi circa un particolare argomento considerato importante e utile ai fini di una maggiore comprensione del tema trattato.
- Cooperare in gruppo lavorando insieme ai compagni ad un obiettivo comune.
Materiali didattici:
- Scheda del film o del libro
- Scheda analisi dei personaggi (aspetto fisico e caratteriale)
- Schede di vario tipo di arricchimento o completamento del lessico
- Mappe concettuali
- Spidergrams
- Tracce per la l’esposizione orale
- Scelta delle opere da analizzare:
a seconda delle caratteristiche della classe e dei tempi a disposizione si può decidere di proporre tutto il progetto e , quindi tutte le quattro opere, con relativi approfondimenti, oppure sceglierne soltanto alcune. Nel primo caso la panoramica sulla tematica verrà esplicitata in modo più completo fornendo al ragazzo una visione globale. Nel caso, invece, in cui si voglia restringere il cerchio, per i motivi che ho indicato precedentemente, consiglio di presentarne soltanto due e di applicare il metodo del confronto. Quindi scegliere due opere diametralmente opposte e mostrare due esempi di come il sovrannaturale intervenga nella storia determinando scenari molto in antitesi tra di loro. In alcune opere di Shakespeare, infatti, si può notare che l’intervento di elementi estranei alla storia e ai personaggi vengono a modificare il corso degli eventi determinando conseguenze di vario tipo. In alcuni casi questi elementi possono incarnare un disturbo psichico, una proiezione della mente, un desiderio spinto dall’ambizione o dalla gelosia e portare, così, ad un tragico epilogo. A questo primo caso fanno riferimento “ Macbeth” e “ Hamlet”. In altri casi, invece, si può trattare semplicemente di una presenza bonaria che per divertire il pubblico viene inserita dall’autore in modo da rimescolare le carte e creare equivoci divertenti e inattesi ma assolutamente innocui. In questo caso citeremo “ Sogno di una notte di mezza estate” o “ La Tempesta” ” in cui alcuni dei personaggi appartengono al mondo del magico e utilizzano le proprie doti per modificare il corso degli eventi al fine di giungere ad una lieta conclusione.
Step 3 Macbeth
In Macbeth abbiamo varie forme di rappresentazione di sovrannaturale, la prima e più evidente è quella rappresentata dalla presenza delle tre streghe. Sappiamo che a quell’epoca la voce delle streghe era presa molto seriamente. Addirittura James 1 scrisse un libro circa questo argomento intitolato “ Demonology” e nel 1604 fu imposta una legge che imponeva la pena di morte alle streghe che causavano danni fisici ad altre persone.
Shakespeare, in questa tragedia, introduce le streghe in un modo piuttosto tradizionale, rappresentandole come spiriti capaci di tentare gli esseri umani e di portare loro la dannazione. Ma senza la debolezza umana , in questo caso l’ambizione di Macbeth, la loro azione non sarebbe stata efficace. Da qui, quindi, il passo al tema del bene e del male è breve. Tuttavia, in Macbeth il male o il demoniaco non è qualcosa che viene dall’esterno ma è parte della natura umana e diventa operativo attraverso le azioni degli uomini. L’idea che Macbeth diventi diabolico a causa delle streghe non è corretta, poiché è evidente che il loro ruolo sia solo quello di prevedere la sua azione ed esternarla non di indurlo a compierla. Da questo scaturiscono visioni determinate dal senso di colpa e, quindi, il pugnale e Banquo appaiono come reali o proiezioni concrete di una dimensione tutta mentale.
- Clil geografia : la Scozia
- Clil arte : Fussli “ L’apparizione delle streghe a Macbeth e Banquo” questo quadro rappresenta la famosa apparizione del sovrannaturale
- Curiosità: Superstizioni teatrali legate a Macbeth
Gli attori e chi frequenta i teatri solitamente sono molto superstiziosi e, soprattutto, quando si tratta di Macbeth. Gli attori, di solito, lo chiamano “ The Scottish play”, perché la cosa peggiore che si possa nominare a teatro è proprio la parola “ Macbeth”. Si dice che il numero di attori feriti gravemente durante le scene di questa tragedia superino di gran lunga gli incidenti accaduti in tutte le altre. Inoltre, le compagnie teatrali in difficoltà spesso ricorrevano a rappresentare Macbeth per attirare persone, ma questo non sempre funzionò e questo gettò su Macbeth un ombra sfortunata. Così adesso se qualcuno pronuncia la parola Macbeth in teatro, bisogna correre e girare su se stessi tre volte.
Step 4 Hamlet
Come in Macbeth, anche in Hamlet la presenza del sovrannaturale appare immediatamente all’inizio e si impone in tutta la storia come determinante. Il fantasma del padre di Amleto rappresenta una entità che darà al figlio la chiave di lettura di una realtà che assolutamente non appare per quello che è. Nelle parole “Essere o non essere” dello stesso Amleto, alle quali più volte sono state date varie interpretazioni, è contenuta questa duplicità, questa opposizione tra verità e finzione che solo grazie all’intervento del soprannaturale verrà svelata.
Clil Arte:dipinto “Ophelia” di John Everett Millais
Step 5 “ La Tempesta” e “ Sogno di una notte di mezza estate”
Dopo aver individuato in Macbeth e Hamlet elementi sovrannaturali connessi al tema della morte, dell’apparizione di spiriti che ritornano come trasposizione di sensi di colpa o disturbi psichici, andiamo ad analizzare due opere nelle quali il sovrannaturale appare come un’entità magica. Ne “ La tempesta” e “ Sogno di una notte di mezza etstate” il racconto si svolge in luoghi a metà tra il reale e il fantastico, dove i personaggi sembrano ad un certo punto trasformarsi nei protagonisti di una fiaba dove la magia la fa da padrona. Non vi sono drammi psicologici, spargimenti di sangue, turbamenti interiori o tragedie consumate in nome dell’ambizione o della gelosia. Laddove si possa verificare qualche tensione tra i personaggi, giunge quasi sempre un afflato di magia che rimescola le carte e stempera le tensioni tra i personaggi. In entrambi i casi, infatti, il finale rappresenta un ristabilimento dell’ordine delle cose, dopo che a magia ha giocato con le vite degli ignari personaggi.
“La tempesta” è incentrata sulle vicende di Prospero che attraverso illusioni e manipolazioni magiche punta a far ritornare la figlia Miranda. La tempesta sarà, quindi, frutto della sua magia e con l’aiuto di Ariel, uno spiritello dell’aria, riuscirà a raggiungere il suo obiettivo. Tutta la storia ruota, infatti, attorno a questo personaggio che grazie alle sue doti indirizza le azioni degli altri personaggi verso i suoi scopi.
“ Sogno di una notte di mezza estate” vede, invece, Puck come simbolo del sovrannaturale, spiritello dei boschi che gioca con tre coppie di innamorati utilizzando bacche e foglie magiche che trova nel sottobosco popolato da elfi e fate meravigliose.
La figura di Ariel è quasi simmetrica a quella di Puck, due entità che si muovono con astuzia e leggerezza nell’atmosfera evanescente del mondo magico e soprannaturale.
Approfondimenti
“La tempesta”:
- Clil musica: Beethoven tra il 1801 e il 1802 compone la sonata per pianoforte in re minore n.17 conosciuta anche come “ La tempesta” ed è una delle sonate pianistiche di Beethoven più famose.
“ Sogno di una notte di mezza estate”:
- Midsummer’s eve
- Fairies
- Gardens
Francesca Tamani
E’ docente di lingua inglese e francese presso la scuola secondaria “ A. Chieppi” di Parma. Referente e docente per le certificazioni Esol University of Cambridge e Trinity College e per le certificazioni Delf con Alliance Francaise. Ha collaborato alla stesura del testo “Make it” per la scuola secondaria con Cambridge University Press. Fa parte di un gruppo di lavoro Miur “Orientamente” che cura la didattica per l’orientamento e la progettazione di strumenti didattici. Ha curato l’introduzione della didattica Clil come referente per le lingue all’interno di un progetto verticale.