Ragazza che sostiene un colloquio di lavoro

Colloquio di lavoro in inglese: cosa non dire mai

Spesso sostenere un colloquio non è un’impresa troppo facile in Italia, figuriamoci all’estero, dove il fattore lingua e cultura potrebbe farci incappare in errori banali. Studiare ed esercitarsi tanto, va bene. Fare un’esperienza all’estero di formazione, va benissimo.

Ma per trovare lavoro fuori dall’Italia bisogna essere preparati e sapere a cosa si può andare incontro durante un colloquio. Ci sono per esempio alcune cose che non andrebbero dette, perché il nostro selezionatore potrebbe fraintenderle e scartarvi al primo colpo.

Le cose da non dire durante un colloquio in inglese

Illustrazione di due persone che conversano

In genere la regola è: farsi guidare dal buon senso e non lasciarsi troppo trasportare dall’emozione. “I’m nervous”: mai ammettere di essere nervosi per un colloquio. Lascia l’impressione che non abbiate auto controllo.

Bisogna cercare di informarsi prima di tutto sull’azienda che ci interessa e dare un’immagine positiva di se stessi, ma non troppo forzata. Per esempio mai dire: “My greatest weakness? I’m a perfectionist!”. Il vostro interlocutore potrebbe leggere questa risposta come: “Non ho nessun difetto, non sono in grado di mettermi in discussione”.

Evitate anche i lunghi elenchi di pregi già confezionati che non dicono realmente nulla di chi siete. Alla frase: “I’m a highly motivated, proactive problem solver”, il selezionatore potrà capire che in realtà non avete nessuna abilità particolare.

Vanno anche evitati racconti di vita personale. NO a: “I was born in Rome”; “I like playing videogames”; “I have two brothers”, e così via.

Cercate di limitare al massimo l’espressione “you know”. Molte persone la usano eccessivamente come intercalare: è molto informale e non va bene durante un colloquio di lavoro.

illustrazione con diversi termini in inglese

Evitate anche parole negative. Parole come hate, bad dovrebbero essere sostituite con espressioni come “I didn’t enjoy…” oppure “I really prefer not doing…”  l’aspetto del lavoro che non si è preferito rispetto ad altre mansioni: suona decisamente meglio.

La stessa regola vale anche se vi chiedono del vostro precedente datore di lavoro. Meglio mantenere un prudente distacco e non dire mai: “My last boss? He was terrible”. Sembrerete poco professionali.

Mai fare commenti negativi sul vecchio lavoro. Quindi no anche a frasi come: “I didn’t share the company vision” oppure “I was not recognized for my work”.

A fine colloquio spesso viene chiesto al candidato se ha qualche domanda, mai fare domande al primo incontro sul salario o sulle ferie, per esempio: “When do you give raises?”, “How much vacation time can I expect?”.

Allo stesso modo mai dire: “No, I don’t have any questions”: chi vi ascolta capirà che non siete interessati all’azienda. Via libera invece alle domande che mostrano un reale interessamento al vostro (forse) futuro impiego.

Good luck!

 

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