È cominciata una grande rivoluzione nel mondo della telefonia: già dal 15 giugno 2017 telefonare in Ue è meno dispendioso.
Infatti Parlamento, Consiglio e Commissione europea hanno raggiunto l’accordo per lo stop al roaming nei confini Ue. I cittadini europei potranno spostarsi fuori dai loro confini senza preoccuparsi troppo della propria tariffa telefonica.
Finalmente stop ai costi eccessivi per chiamate e sms, non sempre per internet, grazie a questo accordo che prevede che gli utenti possano utilizzare il loro piano tariffario anche all’estero. E non pagare un capitale neanche quando ricevono una chiamata mentre sono all’estero.
Ma come funziona il roaming? Ma soprattutto funziona davvero? È tutto vero?
Dopo i primi dubbi (legittimi) iniziali sembra che non ci siano problemi: l’abbattimento del roaming è reale.
Questo vuol dire che per quanto riguarda chiamate ed sms funziona come se si stesse utilizzando il cellulare in Italia.
Potrebbero però scattare restrizioni nell’utilizzo dei dati internet. In genere dipende dal vostro operatore telefonico, per cui vi consigliamo sempre di chiedere direttamente a lui qualsiasi dettaglio.
In sostanza le limitazioni nell’utilizzo dei dati internet permettono agli operatori di applicare un sovrapprezzo se nel paese d’origine pagate 1 GB meno di 3,85 euro. Questa cifra si abbasserà a 3€/GB nel 2018 e a 2,25€/GB nel 2019. E in genere dipende dal proprio piano tariffario. Meglio informarsi.

Ma quali sono i paesi hanno aderito allo stop del roaming?
Il roaming è stato abolito nei 28 Paesi dell’Ue: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. A questi si aggiungono i Paesi dello Spazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia). Non è stato approvato in Svizzera o a San Marino, mentre il Regno Unito per il momento rientrerà nell’opzione, almeno fino a quando la Brexit non sarà definitiva.
Alcuni operatori telefonici hanno già applicato tariffe che allargano l’offerta anche a Paesi extra europei come gli Stati Uniti.