Quanto guadagnano gli insegnanti italiani?
Secondo l’Economist, che ha messo a paragone le ore di lavoro e gli stipendi dei professori della scuole secondarie, i nostri docenti guadagnano poco, ma lavorano anche molto meno della media Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che raccoglie i Paesi più economicamente sviluppati.
In realtà secondo lo studio dell’Economist, gli insegnanti italiani non guadagnano poco, rispetto ad altri paesi. Insomma, i loro stipendi non sono i peggiori ma si collocano assolutamente a metà con la media di 36mila dollari all’anno, tra i più pagati al mondo (Canada e Olanda con 66 mila dollari all’anno) e i meno retribuiti (Estonia e Slovacchia, ovvero rispettivamente 13mila e 15mila dollari all’anno).
Per quanto riguarda la media di ore di lavoro settimanali, l’Italia, insieme al Cile è dove gli insegnanti lavorano di meno, con una media di 29 ore, mentre altri docenti nel mondo lavorano fino a 38-39 ore settimanali, come nel caso del Giappone.

Ma è proprio così? Quanto questi dati sono concreti?
In realtà secondo i sindacati e le associazioni dei docenti, l’orario dei professori italiani è nettamente superiore rispetto a quello calcolato. E questo perché nelle classifiche sono indicate soltanto le ore trascorse in aula e a scuola, mentre l’orario dei professori comprende anche attività collaterali che non rientrano nel conteggio, come la preparazione delle lezioni, la programmazione delle attività, la correzione dei compiti, e così via.
Senza parlare del fatto che in Italia per raggiungere lo stipendio massimo servono 35 anni di servizio, mentre in altri Paesi si oscilla tra 15 e 25 anni. Inoltre l’incremento di stipendio tra minimo e massimo raggiunge il 70% ma non per noi, dove lo stipendio a fine carriera aumenta solo del 40%.