Stanchi delle solite interrogazioni? Ecco un’idea per un giro di interrogazioni diverse, che consentano per una volta agli studenti di esprimersi creativamente e di farsi conoscere meglio dal docente e dai compagni.
Questa attività è stata sperimentata nelle ore di inglese in una classe seconda di un liceo linguistico nel corso del secondo quadrimestre. Gli studenti hanno gradito l’esperimento e, rispetto al solito giro di interrogazioni noiose e sempre uguali ( che quasi nessuno segue, diciamolo pure!), ascoltato con interesse i compagni. Può comunque essere adattata per altre lingue e discipline.
I nostri studenti sono abituati a interrogazioni che implicano la ripetizione di contenuti studiati sui libri oppure sugli appunti presi in classe. Questa modalità di verifica non soltanto non mette in luce le risorse e l’originalità di ciascuno studente, ma non sviluppa competenze che possono servire concretamente in futuro nella vita lavorativa e anche quotidiana.
Prima fase – presentazione dell’argomento
Nel corso di una lezione il docente presenta agli studenti un argomento di suo interesse mostrando una foto, una poesia, un articolo, oppure facendo vedere uno spezzone di film o facendo ascoltare una canzone. E’ importante che questa fase non sia troppo lunga, perché ciò che interessa maggiormente è la fase successiva.
Seconda fase – le interrogazioni
A seguito di questa presentazione, il docente lascerà agli studenti un paio di settimane per elaborare una loro risposta allo spunto dato. (Io ho approfittato della sospensione delle lezioni per le vacanze pasquali.) Gli studenti avranno un limite di tempo per presentare il loro contributo, circa 15 minuti, e potranno farlo utilizzando le modalità che loro preferiscono. La presenza della LIM renderebbe le presentazioni più dinamiche e interessanti. Gli studenti possono rispondere come vogliono: con un documento simile a quello presentato dal docente, con una foto scattata da loro, con il commento ai versi di una poesia che hanno letto. Sarà opportuno stendere una consegna con delle indicazioni precise. Per esempio: a partire dal documento che ti è stato presentato dal docente, elabora una risposta da presentare alla classe in 15 minuti; la risposta deve avere un rapporto con quanto il docente ha esposto.
Nonostante lo scetticismo iniziale, l’attività ha avuto successo. Ho presentato la poesia di Derek Walcott Love After Love, introducendo l’autore, analizzando la poesia e ascoltando la poesia letta dall’autore stesso attraverso un video su Youtube. Ho personalizzato inoltre il mio intervento spiegando il motivo della mia scelta. Infine ho illustrato alla classe l’attività che sarebbe stata oggetto di verifica orale. Gli studenti hanno apprezzato l’opportunità offerta loro di rispondere alla poesia come preferivano e alcuni hanno elaborato risposte davvero creative e personali, mostrando quella ricchezza interiore che le interrogazioni tradizionali non lasciano mai emergere. La lingua straniera non è stata un ostacolo, anzi. La classe, globalmente di livello B1+, è riuscita a esporre in maniera abbastanza corretta e comprensibile. Gli studenti con difficoltà grammaticali sono comunque riusciti a esprimersi in modo accettabile, mentre i migliori hanno lasciato a bocca aperta anche i compagni!
Per quanto riguarda la valutazione, nel caso della lingua straniera è possibile valutare i seguenti elementi: rispetto della consegna, capacità di esposizione, correttezza linguistica, pronuncia, articolazione dei contenuti.
E’ possibile registrare le interrogazioni, così ogni studente può avere un file con la propria prova per auto valutarsi oppure soltanto per ricordo. Io ho registrato con un mini registratore vocale, ma un qualsiasi smartphone può andare bene, e ho poi caricato tutti i file delle interrogazioni nella sezione dei materiali didattici del registro elettronico.
Questa attività è per quei docenti che non rinunciano mai alla creatività e vogliono lasciare più libertà di espressione ai loro studenti.
Derek Walcott – Love After Love
The time will come
when, with elation
you will greet yourself arriving
at your own door, in your own mirror
and each will smile at the other’s welcome,
and say, sit here. Eat.
You will love again the stranger who was your self.
Give wine. Give bread. Give back your heart
to itself, to the stranger who has loved you
all your life, whom you ignored
for another, who knows you by heart.
Take down the love letters from the bookshelf,
the photographs, the desperate notes,
peel your own image from the mirror.
Sit. Feast on your life.
Laura Marchionni
Docente di inglese nella scuola secondaria di secondo grado.
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