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New York City è una città dalle mille sorprese e dalle infinite attività e cose da vedere.
Certo nel nostro primo viaggio nella grande mela desideriamo prima dedicare il tempo alle attrazioni più note della città (del resto non puoi andare a New York e non vedere la Statua della Libertà), ma in un viaggio successivo o nel restante tempo potrebbe interessarci vedere qualcosa di insolito, come i musei più strani della città!
New York ha musei di ogni tipo e in ogni angolo e strada della città, ma quali sono quelli più bizzarri da vedere? Scopriamoli insieme!
Anche se non siamo fan del genere in quanto si parla di periodi bui della storia americana, il giovanissimo museo del gangster Americano va sicuramente inserito nella lista dei più insoliti di New York, e del mondo.
Attraverso foto, giornali antichi e reperti è possibile rivivere il periodo dei Gangster Americani che racconta anche parte della storia di New York.
http://www.museumoftheamericangangster.org/
E’ probabilmente il museo più stravagante della Grande Mela. Ma non pensato ad un centro di ricerca in stile Hawgwarts, perché questo è un museo davvero serio e rivolto a chi è veramente interessato alla materia e vuole approfondirla studiandola. Il suo ideatore, William Kalush, è un vero prestigiatore e studioso del tema.
All’interno del centro è possibile trovare materiali inerenti l’ipnosi, fenomeni matematici, giocoleria, mentalismo, oggetti di grandi illusionisti come Houdini, e addirittura un manoscritto proveniente dalla biblioteca di Asti nel quale sono contenuti più di 300 trucchi che risalgono ai tempi antichi.
Situato nel Lower East Side più che un museo è un appartamento dove Jen Miller, scrittrice, attrice, poeta, predicatrice (e chi più ne ha più ne metta) ha collocato la sua collezione di trolls, così ampia che lei stessa non è riuscita a quantificarla, ma si pensa contenga più di 400 pezzi. Passione cominciata con il primo troll che le fu regalato all’età di 9 anni, ad oggi comprende modelli di ogni tipo che si differenziano per abbigliamento, colore della pelle, materiale, tipologia.
Situato al secondo piano di un centro rifiuti tra la Prima e la Seconda Avenue il museo dei rifiuti è nato grazie a Nelson Molina operai della nettezza urbana che dal 1981 ha cominciato a raccogliere e mettere da parte gli oggetti che più lo incuriosivano durante il suo lavoro. La raccolta di “rifiuti” racconta un po’ la vita e le abitudini dei newyorkesi nel corso degli anni. Più di 1000 pezzi accuratamente incorniciati ed esposti che includono dipinti, fotografie, oggetti di vario genere, attrezzi sportivi etc.
Sono probabilmente i due “musei” più piccoli al mondo. Il primo è stato installato in un ascensore a Chinatown e contiene oggetti personali persi dagli immigrati nel deserto dell’Arizona. Uno spazzolino, un dentifricio, un profumo, un deodorante… tanti oggetti di uso comune che sono in qualche modo diventati pezzi d’arte che raccontano un po’ quello che è il mondo di oggi.
Mmuseumm 2 situato in una vetrina adiacente al numero 1, contiene invece l’opera di un ragazzo siriano di 14 anni che ha realizzato una miniatura della città di Aleppo in versione utopica, molto lontana da quella che è la città odierna distrutta dalla guerra.
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