Indice articolo
Per diversificare le attività didattiche in lingua inglese che solitamente proponiamo nelle nostre classi è possibile fare uso di spot pubblicitari per insegnare sia aspetti della cultura e civiltà inglese, che abilità di ascolto e di riflessione critica. Attraverso la pubblicità i ragazzi utilizzano materiale autentico, real spoken language e acquisiscono contemporaneamente competenze linguistiche e trasversali(critical skills).
La lingua dello spot supera sempre la dimensione puramente morfologica e sintattica e diventa un fatto sociale attraverso il quale si manifestano lo spirito, l’inventiva, i costumi di un popolo, così come attraverso il linguaggio si indicano tradizioni ed innovazioni. Attraverso l’analisi di messaggi pubblicitari è possibile cogliere il succedersi di passaggi generazionali e individuare sia i valori persistenti, propri di una cultura che quelli nuovi, più omologati ed in linea con una dimensione globalizzata.
La pubblicità piace ai ragazzi perché è fatta di immagini, di suoni, di slogan divertenti e facilmente memorizzabili, di effetti speciali che attirano l’attenzione. Essa è anche un fenomeno entrato ormai nella loro quotidianità, bombardati come sono ogni giorno da mille messaggi e brand famosi non solo in tv, alla radio, ma soprattutto sui social network che utilizzano giornalmente. Perché allora non insegnare loro a riflettere sulle tecniche di persuasione adoperate e sui diversi significati della comunicazione pubblicitaria?
Gli spot pubblicitari sono ideali per insegnare listening skill per diverse ragioni. Per prima cosa i messaggi commerciali sono brevi, accattivanti(catchy) contenenti parole chiave e frasi ripetute. La redundancy e brevità, l’utilizzo di immagini e di suoni fanno sì che il messaggio che si vuole proporre sia compreso immediatamente dagli studenti. Nel far ascoltare uno spot pubblicitario per esempio l’insegnante può mostrare la fine dello spot e chiedere ai ragazzi di ipotizzare il suo inizio, oppure dopo aver fatto vedere la prima sequenza interromperlo e invitare gli studenti ad ipotizzare la fine e lo scopo finale.
Un altro beneficio nella classe di inglese è che la pubblicità è concepita per avere un impatto su chi guarda (TV, web, ecc.), legge (quotidiani, settimanali, brochure, ecc), ascolta ed è accattivante. Spesso uno spot ci colpisce per la musica, per un ritornello, per un gioco di parole, per un effetto speciale, per un’immagine inconsueta, per l’utilizzo di colori brillanti, ma gli alunni devono imparare a riconoscere e “decodificare” il testo e individuare le tecniche persuasive “nascoste” utilizzate per invogliare il compratore all’acquisto del prodotto.
L’utilizzo di video autentici in classe offre agli studenti opportunità di ascoltare la lingua dei native speakers, lontana da quella usata in una “traditional language classroom”, che si apre a dialoghi divertenti, all’uso di diversi registri linguistici, all’utilizzo di slang, di forme contratte, forme idiomatiche, ad intonazioni e accenti diversi tipici della spoken language. La comunicazione pubblicitaria è anche una ricca fonte di vocaboli della vita di ogni giorno presentati in contesti che non sempre si ritrovano nei libri di testo , pensiamo a parole come “hair conditioner,” “aroma,” “four-wheel drive,” “grab on to,” e tante altre e spesso presenta abbreviazioni e acronomi di uso comune come “let’s have subs and suds”.
Tra le finalità principali che si possono individuare per una teaching unit sulla pubblicità vi sono:
– Favorire l’acquisizione di una competenza comunicativa in modo conforme agli scopi comunicativi utilizzando registri linguistici, intonazione e lessico appropriati al contesto al proprio ruolo e a quello dei propri interlocutori;
– Conoscere il lessico relativo alle componenti della comunicazione pubblicitaria (sender, receiver, message, code, slogan, brand, ecc);
– Saper riconoscere gli espedienti linguistici utilizzati di solito negli slogan quali: allitterazione, giochi di parole e rime;
– Favorire lo sviluppo della consapevolezza critica nei confronti di prodotti anche di largo consumo e nei confronti della lingua utilizzata per scopi persuasivi;
– Saper esprimere criticamente opinioni sulle pubblicità e descrivere emozioni da esse suscitate;
– Essere in grado di produrre un semplice slogan in lingua inglese utilizzando allitterazioni, rime acronomi, giochi di parole.
La pubblicità è uno strumento interessante per insegnare ai nostri studenti anche critical thinking skills, che li portano a diventare consumatori più attenti e critici e a porsi delle domande su quanto osservano e ascoltano dai media. Inoltre quando alcuni di questi messaggi raccontano una “storia”, essi possono essere uno strumento utile ed efficace per acquisire e praticare abilità quali sequencing, predicting, making associations, and seeing cause and effect; quando invece pongono un problema, offrono scelte o paragonano due prodotti sono meglio indicati per lezioni su making associations, comparing and contrasting, drawing conclusions, evaluating, and making judgments.
Ecco un breve esempio di Lesson plan. Il format generale della teaching unit è costituito da tre fasi: previewing, viewing, and postviewing activities.
In questa fase gli alunni vanno motivati all’ascolto, si fa uso del loro background knoweldge, con attività di eliciting the vocabulary, making associations, predicting. Subito dopo si mostra il video della situazione pubblicitaria da analizzare. Le critical thinking skills nella fase di previewing sono:
Procedura:
Il docente mostra il video senza l’audio. Gli studenti devono utilizzare le immagini per ottenere informazioni sul prodotto. Per aiutare la comprensione del messaggio si possono fornire una serie di domande di questo tipo sul prodotto pubblicizzato:
Gli alunni in piccoli gruppi devono rispondere alle domande oralmente.
Dopo aver svolto questa attività , l’insegnante fa ascoltare il video ai ragazzi che devono prendere appunti (take notes) per verificare se le loro previsioni sono state corrette (verifying a hypothesis).
In questa fase l’attenzione degli studenti deve focalizzarsi sul contenuto dello spot sull’uso della lingua, o su di un tema culturale o altro aspetto didatticamente rilevante. Devono rivedere il video avendo ben chiaro il purpose/task che l’insegnante assegna loro. In questa fase attraverso le diverse attività proposte (cloze test, fill in the gaps, ecc), sarà importante:
Le Domande –guida possono essere:
La fase postviewing intende far utilizzare agli studenti le informazioni apprese per valutare la loro comprensione ed esprimere giudizi in qualità di consumatori attenti. Tra le abilità da potenziare vi sono:
Gli studenti in piccolo gruppi discutono sulla finalità della comunicazione pubblicitaria ed espongono liberamente le proprie idee rapportandole al loro vissuto e cultura. In questa fase si rendono conto che spesso non esiste un unico punto di vista su questioni di questa natura. Fanno anche paragoni con la propria cultura e portano esempi di prodotti simili pubblicizzati nel loro paese.
Queste alcune domande da cui partire per la discussione:
La pubblicità ha molto da offrire ai nostri studenti: vocabolario interessante, impatto visivo, aspetti socio-culturali, ma soprattutto può insegnare loro a leggere, interpretare e valutare con attenzione critica i messaggi proposti.
Anna Santorsola
Teacher trainer
Negli ultimi anni, il mondo dell’educazione è cambiato più rapidamente che mai.Gli studenti della Generazione…
Negli ultimi anni, imparare l’inglese con l’intelligenza artificiale è diventata una delle principali tendenze nell’ambito…
Negli ultimi anni, il concetto di vacanza studio ha subito una trasformazione radicale. Se un…
MLA è orgogliosa di annunciare un traguardo importante: abbiamo ricevuto da Cambridge English il certificato…
Blocca subito la tua Vacanza Studio 2026… al prezzo della quota base di ottobre 2024!…
MLA sceglie Marrakech per la sua Convention 2026: tre giorni tra formazione, visione e suggestioni…