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Paese che vai, passaporto che trovi. Hai mai notato in fila all’aeroporto, prima di imbarcarti su un volo, quanti passaporti diversi esistono? Ogni paese ha il suo colore, scelto in base a motivi ben precisi. Tutti sono liberi di scegliere il proprio, nei limiti stabiliti dall’ICAO, ovvero la norma dettata dall’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile. Dietro ogni colore c’è però una scelta determinata, dettata da motivi religiosi, politici o sociali. In realtà però la maggior parte dei passaporti si basa su quattro colori: verde, rosso, blu e nero.
Il verde è il colore preferito dai paesi di religione islamica, e questo perché è il colore scelto dal Profeta Muhammad, simbolo di natura e vita. Il passaporto verde è così adottato dal Marocco, Arabia Saudita e Pakistan, ma non solo. Questo colore è usato anche in molte bandiere nazionali di paesi musulmani, come quelle dell’Iran, della Mauritania, del Pakistan e dell’Afghanistan. Nelle regione africane è stato adottato da Burkina Faso, Costa d’Avorio, Nigeria, Niger e Senegal. Ma dietro a questa scelta c’è l’appartenenza all’ECOWAS, la comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale.
Il colore rosso scuro (quasi un bordeaux) è utilizzato dall’Unione Europea, ma anche da tutti quei paesi che vorrebbero entrarci, come Turchia, Macedonia, Albania. Ma perché proprio il rosso? Sembra che questo colore sia stato quello usato in maggioranza durante l’epoca vichinga, ecco perché molti paesi nordeuropei hanno deciso di adottarlo.
Anche la Svizzera ha il passaporto rosso, come la sua bandiera. E molti paesi che hanno avuto influenze comuniste come Russia, Cina, Serbia, Lettonia, Romania e Polonia. Infine molti paesi della Comunità Andina, come Ecuador, Colombia, Bolivia e Perù, hanno il passaporto rosso.
Il passaporto di colore blu è famoso per essere usato dagli Stati Uniti, che l’hanno adottato nel 1976, in occasione delle celebrazioni del bicentenario, per abbinarlo alla loro bandiera. È usato anche dai paesi del CARICOM, la comunità caraibica che conta 15 stati, probabilmente per la loro posizione geografica e il legame con il mare. Il passaporto blu è stato adottato per indicare l’unione doganale MERCOSUR, il mercato comune dell’America meridionale, anche dal Brasile, Uruguay, Paraguay, Argentina e Venezuela.
Sono i più rari e in generale sono utilizzati da alcuni paesi africani come Ciad, Zambia, Repubblica democratica del Congo, Burundi, Botswana, Gabon, Malawi e Angola. È usato anche dalla Nuova Zelanda, perché è il colore nazionale del paese. Ma il colore nero è usato anche per i passaporti diplomatici.
Al momento questi sono i colori in circolazione, eppure qualcosa sta cambiando: la Norvegia ha da poco annunciato di volere diffondere dei bei passaporti dai colori vivaci e alla moda. Stiamo a vedere!
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