Nei tempi attuali la letteratura dedicata allo sviluppo di dinamiche orientative per la visione del proprio futuro ha subito una forte evoluzione, cercando di dare possibili risposte alla costruzione del futuro dei giovani.
Con l’ultima riforma sull’ orientamento, la scuola è stata chiamata a svolgere un ruolo più attento alla dimensione orientativa dei giovani.
Sono state create apposite figure, i tutor e gli orientatori formati, che hanno cercato di interloquire con i docenti, assicurando uno sviluppo delle discipline in senso orientativo, cercando di individuare nei giovani studenti capacità spendibili “…nel loro processo di auto-orientamento guidandoli a imparare con le discipline e non le discipline.” Pombeni M.L. 2001
La didattica orientativa, imparare in ottica orientativa con le discipline, presupporrebbe una reinterpretazione dei curricoli in modo da individuare attitudini individuali attraverso le attività di insegnamento/apprendimento in tutti i cicli scolastici.
Questo processo, funzionale e organico alle azioni di orientamento formativo vero e proprio, intende dare ai giovani la possibilità di cominciare ad auto-orientarsi, maturando la capacità di elaborare progetti di vita e di lavoro.
A partire dall’analisi dei propri interessi e delle proprie attitudini si tende a dare ai ragazzi l’opportunità di scegliere autonomamente il percorso per il proprio futuro, fino all’individuazione di un progetto personale ed individuale.
Il curricolo, inserito nel Piano dell’Offerta formativa (PTOF), descrive e rende pubbliche le linee generali della progettazione condivise dagli organi collegiali (macro-progettualità) e successivamente deve essere articolato e tradotto praticamente nella progettazione dettagliata del lavoro d’aula.
Il curricolo potrebbe essere allora interpretato come la macro-progettazione, l’organizzazione di un percorso, un processo di apprendimento che ha le caratteristiche della verticalità e della continuità, contribuendo al processo orientativo.
In tal modo il curricolo potrebbe appellarsi ai bisogni del territorio che utilizza le risorse disciplinari per dotare i giovani di risorse personali utili anche all’esercizio dell’autonomia, della cittadinanza attiva e all’autodeterminazione.
Superando la vecchia logica del curricolo e adeguandola alle esigenze della società contemporanea si consente di mettere al centro del processo di apprendimento e non solo di insegnamento, l’alunno, i suoi bisogni, le sue attitudini e le sue potenzialità lavorando sulle competenze trasversali necessarie a fronteggiare i continui cambiamenti socioculturali.
La percorribilità dei curricoli serve a dare un orizzonte di senso a ciò che si impara integrando conoscenze e competenze in un apprendimento autentico e significativo.
L’orientamento è un processo continuo, che assume una valenza formativa, globale, unitaria nello sviluppo di abilità, conoscenze, competenze del soggetto per l’acquisizione consapevole di maggior potere e controllo sulla propria vita e sulle proprie scelte.
Il processo di orientamento risulta essere continuo perché interessa tutto il percorso della vita dell’individuo dalle primissime esperienze di socialità e di formazione sino alla vita adulta.
E’ un percorso formativo perché interessa e coinvolge le abilità, le competenze, e le conoscenze necessarie per apprendere il sistema di valori dell’individuo.
E’ un progetto, globale e unitario, perché le scelte formative si devono inquadrare in un progressivo e ampio progetto futuro costruendo e ri-costruendo il proprio progetto di vita, consentendo gradi di libertà e di scelta.
Nel processo di insegnamento- apprendimento lo studente sarà il soggetto attivo del suo percorso di apprendimento, sviluppando il desiderio di sapere e la decisione di imparare, avendo nel tempo occasioni di riflessività dinamica sul sé e sulla dimensione intersoggettiva.
Questi valori consentono sempre più spazi di autoformazione, un bilancio tra le attività tra formali e informali per promuovere una riflessione sui contesti in cui avvengono i processi formativi.
Bisogna imparare ad insegnare orientando! E’ una funzione didattica che i docenti già svolgono forse senza averne la completa consapevolezza!
Questi processi orientativi daranno la possibilità ai giovani di essere attivi nei percorsi di scelta, attraversando campi di conoscenza conosciuti e elaborando e rielaborando il proprio progetto di vita individuale.
Roberta Tardi
Docente di lingue straniere moderne, specializzata ed esperta nei processi di inclusione e in didattica e psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento, esperto valutatore dei processi didattici, formatore di educazione linguistica e di linguaggi verbali e non verbali per i docenti, esperta in didattica dell’italiano per stranieri, in didattica orientativa e mentoring, orientamento formativo professionale, colloquio nella relazione di aiuto e career guidance. Scrive articoli su riviste specialistiche ed è autrice di saggi e pubblicazioni.
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