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I gap filler: espressioni in inglese che salvano la conversazione

Hai presente quei momenti imbarazzanti in cui non riesci a mandare avanti un discorso in inglese poiché stai pensando a quali sono le parole giuste da utilizzare per esprimere un concetto? O anche in italiano quegli attimi in cui tutto quello che ti viene da dire (o non dire) è un mmm, ehm…, perché magari non sai cosa rispondere ad una domanda scomoda o inadeguata.
Questi sono i momenti in cui ti servono i “Gap filler”.
Cosa sono i Gap Filler? Come indica la parola stessa sono quelle parole o espressioni che “riempiono i vuoti” in una conversazione, e che in un certo senso ti aiutano a temporeggiare.
Cioè, ad essere onesti, ad ogni modo, capisco, in fin dei conti, ma non mi dire sono tutti “gap filler” che utilizziamo in italiano, e che naturalmente esistono anche in inglese.
Imparare questi termini può davvero aiutarti a parlare in inglese in modo più fluente e come farebbe un vero madrelingua.

10 Gap Filler da conoscere assolutamente

Well

E’ un gap filler molto importante che viene utilizzato spesso in inglese. Si usa soprattutto quando si creano quei momenti di imbarazzante silenzio dove nessuno sa più cosa dire. In questo caso possiamo riprendere il discorso, o cominciarne uno nuovo, iniziando proprio con “well” che sarebbe un po’ il nostro “dunque”.
E’ anche usato spesso dopo da una domanda, davanti alla risposta come per dire “dunque” “vediamo”.

Makes sense

E’ un modo per dire al nostro interlocutore che siamo d’accordo con quello che sta dicendo, che il suo discorso “ha senso”. Attenzione perché tradotta letteralmente l’espressione significa “fa senso”, eppure in inglese questo è il modo corretto per dirlo. Per essere ancora più precisi dovremmo mettere davanti anche il sostantivo “It”, ma ommetterlo nell’inglese parlato non è considerato un errore.

Tell me

Se vuoi porre a qualcuno una domanda diretta, magari un po’ personale e vuoi in un certo senso “ammorbidirla” puoi porre “Tell me” prima della domanda.
Es. “Tell me Jane, why did you quit your job?”, in questo caso eviterai di porre direttamente la domanda dando il tempo al tuo interlocutore di prepararsi.

To be honest

Questo gap filler è un vero jolly per evitare di rispondere a domande imbarazzanti. Rispondendo ad una domanda cominciando con “To be honest” hai il tempo di dare una risposta generica.

Es. “Tell me Jane, why did you quit your job?” “To be honest, i think it was the best choice for me”

In questo modo darai una risposta generica senza centrare direttamente il punto.

I see

Hai presente il nostro “ho capito”, utilizzato per comunicare a chi ci sta parlando che stiamo seguendo il discorso (anche se a volte non è del tutto vero)? In inglese si dice “I see”, letteralmente “Io vedo”.
La versione per esteso di questo gap filler è “i see what you mean” ovvero “Capisco cosa intendi”.

Anyway

Corrisponde al nostro “comunque” oppure “ad ogni modo” e si usa spesso all’inizio di una frase per riportare un argomento andato off topic sulla “retta via”.

I mean

E’ l’equivalente del nostro “cioè” e viene utilizzato sia per rafforzare un concetto, sia come collante all’interno delle frasi.

Don’t tell me

Letteralmente il nostro “Ma non mi dire”. Si può utilizzare ad esempio quando qualcuno ti racconta qualcosa e magari non vuoi esprimerti a riguardo.

You know

E’ un’espressione molto utilizzata, soprattutto nell’inglese americano. E’ un ponte che si usa spesso nelle conversazioni e che serve un po’ a mantenere viva l’attenzione dell’interlocutore, un po’ a coinvolgerlo.
E’ un po’ come dire “già sai”.
Es. “Jane didn’t come to the party last night, she is a little bit shy, you know”

La stessa espressione si usa anche per dire “sai cosa intendo”, in questo caso diremo “you know what i mean”.

Basically

E’ una parola che viene spesso utilizzata durante lunghe conversazioni, per attirare l’attenzione degli interlocutori e per raccogliere un pochino le idee. E’ un po’ come il nostro “sostanzialmente” e può essere seguito da un “i was saying that”.

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