Numerose scarpe con tacco di tutti i colori

Una lezione di inglese sulle scarpe

Chi di noi non possiede diverse paia di scarpe e avrebbe da raccontare tante storie carine e buffe su di esse ?
La settimana scorsa ho sperimentato in una mia classe di secondo anno (liceo linguistico) una divertentissima lezione proposta da Richard Willmsen dal titolo “EFL shoes lesson” che mi aveva colpita per la stranezza del topic proposto, per la sua chiarezza espositiva e per l’articolazione lineare e semplice delle sue fasi didattiche. Mi sono dunque chiesta perché non proporla ai miei alunni ? Devo dire che le attività hanno riscosso un enorme successo, ci siamo divertiti e ho avuto la possibilità di enjoying myself by teaching, cosa di non poco valore.

Si tratta di un’unità didattica che mira allo sviluppo delle abilità di speaking partendo da semplici descrizioni e brevi racconti personali sulle proprie scarpe: scarpe preferite, scarpe alla moda, scarpe per il tempo libero, scarpe eleganti da indossare per cerimonie ed eventi, scarpe economiche e scarpe costosissime, ma abbandonate nell’armadio perché scomode… Seguendo i suggerimenti dell’autore ma apportando anche qualche variazione per modellare l’unità sui bisogni linguistici reali dei miei studenti, ho iniziato la mia lezione (suddivisa in due parti e della durata di tre ore) con una attività di warming up mostrando alla classe due immagini di quadri famosi. La prima raffigurante un paio di scarpe logore e mal ridotte , la seconda un paio di stivali anch’essi logori e vecchi, entrambe del grande pittore Vincent Van Gogh.

Gambe incrociate con scarpe converse bianche ai piedi
Gli studenti non hanno subito indovinato chi avesse dipinto questi due quadri quindi li ho invitati a pormi delle domande per aiutarli ad arrivare alla soluzione(guessing exercise) . le mie risposte sono state spesso prive di molti particolari perché volevo che la classe si esercitasse il più possibile nella formulazione delle domande. Successivamente si è passati ad attività più specificatamente legate all’acquisizione di nuovo lessico (attività elicit the vocabulary) . Queste alcune delle questions che ho posto loro:

1. Can you describe these shoes?
2. Do you like these shoes?
3. To what kind of person do these shoes belong?
4. What sort of life did they live?
5. Have you ever seen a similar pair of shoes?
6. Have you got a similar pair of shoes?
7. Do you think there is a reason why the painter has decided to paint them? If yes/no why?
8. Would you have ever painted the same object?

Subito si è avviata una class discussion davvero interessante , si è creata una atmosfera rilassata e gli alunni si sono sentiti liberi di esprimere liberamente le proprie opinioni e di ricorrere alla loro fantasia per ipotizzare storie divertenti sulla “vita di queste scarpe”.
Lo step successivo è stato quello di ampliare il vocabulary di riferimento consegnando a ciascuno di loro due fotocopie con immagini di diversi tipi di scarpe e stivali come queste:

Vari tipi di Stivali vari tipi di scarpe

Ho descritto i diversi tipi di scarpe, evidenziato la pronuncia dei vocaboli e dato loro una chart da completare . Gli studenti hanno associato ad ogni tipo di scarpa, un aggettivo scelto tra quelli dati. In questa fase sono passata tra i banchi, controllando il lavoro, ma soprattutto supportandoli con suggerimenti e chiarimenti.
Ex. Fill in this chart matching the adjectives to the shoes:
expensive, cheap, comfortable, uncomfortable, anatomic, athletic, casual, chic, classic, closed-toe, elegant, embroidered, fashionable, flexible, foot-friendly, high-heeled, lightweight, stylish, waterproof, etc.

Schermata 2017-02-28 alle 18.43.34

Lo step successivo è stato quello di iniziare a parlare delle scarpe che indossavo; a casa avevo preparato una storiella interessante e divertente con particolari curiosi da raccontare per catturare la loro attenzione:
Today I’m wearing this nice pair of shoes I’ve bought in London on a rainy day when I was with my husband…
Ho poi chiesto loro di lavorare a coppia(pair work) e di parlare delle scarpe che indossavano (where/when/why/did you buy them, with whom, how much did they cost…). Dopo questa attività ho consegnato questa scheda dove ho riportato alcune delle domande(suggerite da Willmsen a cui ne aggiunte altre) da fare al proprio compagno di banco, per continuare con l’attività di speaking.

tabella
Gli studenti hanno trovato all’inizio un po’ strano parlare di un topic di questo genere, tuttavia dopo un iniziale momento di imbarazzo, hanno cominciato a conversare con i loro compagni speditamente. Si sono resi conto infatti, di avere tante cose da raccontare perchè hanno parlato dei loro ricordi, dei loro gusti, delle loro intenzioni future in una maniera insolita e da un prospettiva diversa. Ogni dieci minuti li ho invitati a cambiare partner. Durante questa attività di speaking li ho anche incoraggiati a porre altre domande diverse da quelle contenute sulla scheda, che magari scaturivano dai loro discorsi. Durante questa interview ho anche chiesto agli alunni di registrare con i telefonini le loro conversazioni. Abbiamo poi riascoltato le conversazioni e corretto la pronuncia e grammatica dove era necessario. Questo ascolto ha permesso loro di fare una self-corretion , di riflettere su costrutti grammaticali e sull’uso della lingua in contesti reali di vita quotidiana.

Diversificate sono state poi le attività svolte nella seconda parte dell’unità didattica. Durante l’interview gli alunni avevano annotato sui quaderni le risposte dei compagni alle domande poste. Con le risposte abbiamo elaborato nel laboratorio multimediale dei grafici/pies sulle percentuali di scarpe preferite, scarpe più alla moda, ecc. Ho poi chiesto loro di osservare i risultati ottenuti e di scrivere un breve articolo per il giornale della scuola, sulle tendenze dei giovani in materia di scarpe.

Due paia di piedi con stivali e sneakers
Per concludere l’unità abbiamo infine, ascoltato sempre in laboratorio, una famosa canzone di Elvis Presley “Blue suede shoes”, (certamente lontana dai gusti musicali dei miei alunni, ma che hanno comunque trovato divertente) reperibile sulla rete, clicca qui per il testo in inglese con traduzione a fronte.
La musica è da sempre parte della vita dei nostri alunni, è fonte di divertimento, di gioia e di allegria, rappresenta una piacevole “pausa” nella lezione di inglese. In questo caso ho utilizzato questa canzone per presentare qualche altro vocabolo e per “riciclare” quelli già noti, approfondendo “chunks of spoken English”(authentic material). Insieme abbiamo riflettuto sul contenuto del testo (lyrics) e su alcuni costrutti linguistici particolari.
Le attività sono poi continuate a casa. Come homework ho chiesto loro di:

1) scegliere il brand preferito o un brand particolarmente famoso di scarpe e di fare una ricerca sulla storia del marchio, il suo fondatore, il luogo di produzione, ecc.
2) trovare l’equivalente in italiano dei seguenti modi di dire in inglese legati alla parola shoes:
1. put yourself in someone’s shoes
2. big shoes to fill
3. when you greet a stranger look at his shoes
4. if the shoe fits, wear it
5. the shoe’s on the other foot
6. step into someone’s shoes
7. bossy boots
8. get the boot
9. tough as an old boot
10. the boot’s on the other foot
11. put the boot in

Il feedback dell’attività didattica è stato estremamente positivo sia per gli alunni che per me:ci siamo divertiti learning and teaching!

Teacher trainer
Anna Santorsola


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