Anello di fidanzamento irlandese

Il Claddagh Ring, un anello leggendario

Chi non conosce il Claddagh Ring? Il celebre anello irlandese, composto da due mani che mantengono un cuore, sormontato da una corona. L’anello simboleggia l’amore, l’amicizia e la fedeltà, e deriva il suo nome da Claddagh, un villaggio di pescatori della baia di Galway. In gaelico infatti “claddagh” indica la sabbia rocciosa, tipica di quei posti. I primi esempi di questo anello oggi in mostra presso il National Museum of Ireland a Dublino, e il Victoria and Albert Museum a Londra.

Il significato del Claddagh ring

Le mani simboleggiano l’amicizia, la corona è simbolo di lealtà, il cuore è l’amore: “The hands are there for friendship, the heart is there for love. For loyalty throughout the year, the crown is raised above”.

Il Claddagh Ring ha un significato diverso a seconda di come è indossato: per esempio se il cuore è rivolto verso la persona, vuol dire che è impegnata, se è rivolta verso l’esterno vuol dire invece che è aperta a nuove conoscenze. Anche la mano su cui si trova l’anello è indicativa.

  • Claddagh ring nella mano destra, con la punta del cuore rivolta verso la punta delle dita: amicizia o lealtà, nessun legame sentimentale.
  • Mano destra, con il cuore puntato verso il polso: fidanzamento, legame sentimentale.
  • Anello di Claddagh nella mano sinistra, con il cuore puntato verso il polso: matrimonio.
  • Mano sinistra, con il cuore puntato verso la punta delle dita: vedovanza.

Claddagh rings engagement

Dagda, Anu e Beathauile

Vi sono alcune leggende e interpretazioni che ruotano attorno a questo anello; una di queste trae origine dalla mitologia celtica. Dagda (o Dagda-Mor), padre degli Dei, che ha il potere di far splendere il Sole, rappresenta la mano destra del Claddagh ring. La mano sinistra, invece, sarebbe legata alla dea Anu, figura femminile, nota come Madre degli Dei.

Al centro esatto del Claddagh ring c’è il cuore che rappresenterebbe l’animo e la vita di ogni singolo individuo. Sopra di esso c’è una corona, simbolo regale che connesso a Beathauile, rappresentazione della vita stessa. Altre fonti sostengono che il Claddagh ring sia il simbolo della storia d’amore fra Dagda e Anu e del frutto della loro unione, Beathauile.

Claddagh ring insegna

Cosa rappresenta il Claddagh Rin nella storia?

Durante la carestia del XIX secolo moltissime persone furono costrette a lasciare l’Irlanda. Il Claddagh Ring diventò così l’unico legame duraturo con la propria patria e l’unica eredità familiare. È in questo periodo infatti che l’anello comincia a diventare popolare l’anello cominciò a diventare popolare fuori dalla regione della Connemara, grazie all’esodo dall’ovest. Con gli esodi, aumenta il bisogno di avere un legame con il passato e le origini di famiglia diventano fondamentali, l’anello viene trasmesso da madre in figlia primogenita.

Quali sono le leggende che circondano il Claddagh Ring?

Vi sono molte leggende nate attorno al Claddagh Ring.

Una di queste parla di un re innamorato di una giovane contadina, ma non corrisposto. Il povero re non riuscì a sopportare il dolore e si uccise, chiedendo che sulla sua lapide fossero rappresentate due mani intorno a un cuore incoronato come simbolo del suo eterno amore per la contadina.

Altri fanno risalire le origini dell’anello ai membri della famiglia Joyce (o Ioyce), originaria di Galway. Alcuni modelli di Claddagh ring tuttora esistenti portano le iniziali “R.I.” oppure “R.J.” e, perciò, sono attribuiti a Richard Joyce.

L’anello per Margaret Joyce

La più antica leggenda, risalente al XVI secolo, racconta che il primo Claddagh ring fu un regalo per Margaret Joyce. Domingo de Rona, un ricco mercante spagnolo i cui affari lo portavano spesso a Galway, incontrò Margaret in una delle sue visite nella cittadina irlandese e se ne innamorò, sposandola di lì a poco. Sfortunatamente, però, la loro felicità fu breve. Subito dopo il matrimonio Domingo morì e Margaret ereditò il suo enorme patrimonio. Nel 1596, la donna si risposò con Oliver Og French, il governatore di Galway.

L’uomo non la sposò per la sua grande ricchezza, e ciò è dimostrato dal fatto che lasciò l’uso e l’amministrazione dei suoi beni totalmente nelle mani di lei, che, da parte sua, non sperperò il suo denaro, ma ne donò gran parte alla città per far costruire numerosi ponti. Un giorno un’aquila lasciò cadere sul grembo di Margaret Joyce un anello d’oro, il primo Claddagh ring. Questo evento non fu ritenuto un evento fortuito, ma un vero e proprio dono divino, ricompensa alla sua generosità. L’anello sarebbe quindi caduto “dall’alto”, nel vero senso della parola.

Molto più realistica la seconda leggenda.

Claddagh rings e fiori

L’anello di Richard Joyce

Un’altra storia lega il nome dell’anello al nome di Richard Joyce, un abitante di Galway, durante la seconda metà del XVII secolo. Questi fu catturato dai pirati mentre era in viaggio per le Indie occidentali e fu venduto come schiavo a un ricco orafo arabo, che gli insegnò il mestiere e lo fece diventare un eccellente cesellatore. Nel 1689, re Guglielmo III d’Inghilterra ottenne il rilascio degli inglesi catturati, Joyce compreso.

In tutti gli anni trascorsi insieme, l’orafo si era affezionato a Joyce e lo implorò di restare da lui, promettendogli la mano della figlia e metà del suo patrimonio. Richard, tuttavia, non si fece tentare, poiché non vedeva l’ora di tornare nel suo paese natale. Quindi portò con sé le conoscenze acquisite sull’arte orafa e, importantissima cosa, un’idea che gli era venuta in mente durante quegli anni: la creazione del Claddagh Ring.

Secondo alcuni, egli creò il primo di questi anelli come simbolo di gratitudine nei confronti del re al quale doveva la sua libertà. Secondo altri, invece, lo forgiò per una fanciulla di Galway che, in attesa del rientro del suo unico vero amore, non aveva mai smesso di amarlo e di essergli fedele: lui le si presentò con il celebre Claddagh Ring d’oro, simbolo del loro amore duraturo. I due si sposarono subito e non si separarono mai.

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